Inge de Boer (Food in the Streets)

Raccontaci di te! Qual è la tua passione più grande? Cosa ti piace di più di Milano? C’è un tuo posto del cuore che consigli qui in zona Lambrate?

Mi chiamo Inge de Boer sono olandese ma nel 2012 mi sono trasferita a Milano con mio marito. Il nostro obiettivo sarebbe stato quello di realizzare un’esperienza all’estero della durata di un anno, avevamo molta scelta ma alla fine ci siamo decisi per il sud dell’Europa. Dopo tanta ricerca abbiamo scelto Milano, un centro economico, sociale e culturale molto ampio. Pensate che solo nel 2015 è stato presentato l’EXPO in questa città, evento internazionale e multiculturale. Ci siamo trasferiti con l’idea di rimanere veramente per poco ma ci siamo trovati veramente bene. Così dopo molti anni siamo ancora qua, si sente l’aria di quartiere ma rimani comunque in una città molto grande, il fascino della tradizione italiana in un ambiente ricco di connessioni, in cui sviluppare conoscenze e nuove opportunità di lavoro.

Inge de Boer Raccontaci del tuo lavoro! In cosa consiste? Perché hai scelto questa professione? Come si svolge una tua giornata lavorativa-tipo?

Nasco come architetto ma il mio obiettivo non è mai stato quello di disegnare. In Olanda ho avuto modo di fare alcune esperienze nell’ambito ma quando sono arrivata qua ho deciso di impegnarmi nei miei progetti. Ho sempre sognato di organizzare eventi in special modo legati al cibo e la relazione di quest’ultimo con la città, ho lavorato con EXPO e ho creato itinerari per i turisti a Milano coniugando punti di interesse e cibo. Questa è una delle attività che mi ha dato di più, il lavoro mi ha portata a intraprendere nuovi programmi, di fatti ho continuato nell’ambito ma creando un tour alla portata di tutti. In due ore porto i visitatori a scoprire le bellezze di Milano e le sue curiosità.

Raccontaci della tua esperienza in Coworking Lab! Cosa ti ha portato a scegliere questo coworking? Da quanto lavori qui? Quali sono le cose che apprezzi di più?

Arrivare in uno spazio coworking per me è stato necessario, non volevo passare tutta la mia giornata in casa da sola di fronte ad uno schermo. Sono riuscita a trovare un luogo interessante che riuscisse a unire lavoro, socialità e non troppi spostamenti. Questo è uno spazio bellissimo, con molta luce e tantissime opportunità; con gli anni nonostante alcune pause per impegni personali, sia io che mio marito siamo rimasti fedeli a questo spazio.

Tra i fattori che apprezzo maggiormente, e che mi hanno convinta a rimanere qui, si fa spazio l’importanza di aver trovato un ambiente familiare e accogliente; non sono sotto le direzioni di capi e principali, sono io con altri colleghi che partecipiamo attivamente alla costruzione dell’ambiente in cui viviamo. L’aspetto della socialità è un’altra delle motivazioni che mi colpiscono di più, ho avuto modo di conoscere molte persone e crearci un rapporto umano interessante, dal momento che c’è molta assiduità nella presenza al coworking.

Raccontaci delle opportunità di business che si sono create, o che ti piacerebbe creare, nella community! Hai già sviluppato dei progetti di business con altri coworkers? Come sono nati?

È interessante come le persone che ho conosciuto riesco a viverle a 360° sia nella vita quotidiana che negli aspetti lavorativi. Non sono mai nate collaborazioni concrete ma riconosco che ogni giorno ci sono tanti scambi di idee. Ogni approccio al lavoro è diverso e alle volte riuscire a guardare il mondo da un’altra prospettiva è quello che potrebbe risultare il punto di svolta. Sono costantemente influenzata dai miei colleghi, prendo ispirazione e spunto da ogni loro consiglio applicandolo ai miei progetti, alla mia storia e ai miei obiettivi.

Come si sono evoluti? Vedi altre possibilità di sviluppo con altri coworkers?

Negli anni ho avuto modo di crescere anche con l’aiuto di altri coworkers. Ci aiutiamo e ci ispiriamo a vicenda è un rapporto molto positivo e costruttivo. È un ambiente molto dinamico e ricco di cambiamenti non so cosa avrà il futuro in serbo per me ma ne sono incuriosita.

Inge de Boer perché scegliere te? Cosa rende il tuo lavoro differente rispetto ai competitors?

Il pubblico con cui lavoro per ora è molto ristretto. I miei tour vengono svolti in olandese per cui sono principalmente indirizzati a chi conosce la lingua. Sono una guida che comunica quindi con una serie di persone che potenzialmente non troverebbero un accompagnatore in grado di presentargli la città. Inoltre, garantisco ai miei clienti un servizio ottimale, di una guida che, oltre ad aver compiuto degli studi, vive a pieno le dinamiche della metropoli.

Chi fa un tour con me riesce a visitare un luogo turistico dalla prospettiva di chi abita in Italia, porto i turisti a comprendere le tradizioni e ad eseguire riflessioni riguardanti la vita in questo paese, non è scontato che le guide si concentrino su questi aspetti. Un esempio che spesso riporto è quello del caffè, è una bevanda che in Italia ha un significato storico e culturale ma spesso i turisti non ne conoscono il significato, proprio per questo mi impegno nell’esplicare quali sono nell’effettivo le tradizioni e le loro valenze culturali.

Contaminazioni. Quali sono le tue passioni? In che modo questi interessi sono rilegati ai tuoi hobbies o divengono carburante per le tue idee?

Tra gli interessi più evidenti che ho noto la voglia continua di scoprire, sono molto curiosa, mi piace prendermi del tempo e andare alla ricerca di tutto ciò che non conosco. Questa caratteristica è fondamentale nel mio lavoro, in primis sono venuta a conoscenza del coworking se non fossi stata una persona curiosa, non avrei mai scoperto. Inoltre, il mio tour risulta interessante e migliore della concorrenza perché risulta diverso da quello degli altri. Ho trovato nel tempo luoghi interessanti ne racconto la storia, così da costruire un giro di clienti appassionati e vogliosi di conoscere tante cose, come piace fare a me. Riporto la mia passione in tutti gli ambiti, ad esempio, anche nella mia vita privata e familiare.

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