Stefano Casagranda (Olea Medical)

Raccontaci di te! Qual è la tua passione più grande? Cosa ti ha portato a Milano (se non sei di qui)? Cosa ti piace di più di Milano? C’è un tuo posto del che consigli qui in zona Lambrate?

Mi chiamo Stefano Casagranda sono originario di Pavia, una città al sud di Milano. Il capoluogo è sempre stato un grande punto di riferimento durante tutta la mia vita, è un centro economico e culturale non indifferente che esercita la sua potenza non solo nelle città vicine, ma anche in tutta la nazione. Mi sorprende sempre il fascino di questa città, è interessante, movimentata, capace di conformarsi ai cambiamenti e a modellarsi in una splendida maniera. Di paesi e di persone ne ho viste e vissute molte, ho avuto modo di sperimentare la vita in America e in Francia. Entrambi gli episodi sono stati formativi e costruttivi per la mia persona, ho imparato molto sia dai luoghi che dagli abitanti. Dopo le mie avventure ho deciso di far ritorno in Italia, lo stato in cui sono nato e cresciuto, in particolare sono rientrato a Milano. È una città che apprezzo in ogni suo aspetto, in particolar modo per la sua vicinanza alla città dove risiedono i miei parenti e amici. Le zone che preferisco sono sicuramente il Tra le righe e l’Alcatraz.

Stefano Casagranda raccontaci del tuo lavoro! In cosa consiste? Perché hai scelto questa professione? Come si svolge una tua giornata lavorativa tipo?

Lavoro per un’azienda con sede a Marsiglia, mi sono avvicinato a questa tipologia di contratto durante il mio dottorato. È stato interessante scoprirmi e crescere insieme all’azienda mi ha dato e continua a darmi innumerevoli opportunità tra cui la possibilità di stare in Italia a lavorare per una azienda estera. Ho vissuto in Francia per stare più vicino alla mia sede lavorativa, lo stile di vita italiano mi è decisamente mancato e di fatti ho preferito farne ritorno. Mi trovo molto bene, ho conosciuto colei che adesso è la mia compagna e il mio lavoro mi soddisfa quotidianamente.

Raccontaci della tua esperienza in Coworking Lab! Cosa ti ha portato a scegliere questo coworking? Da quanto lavori qui? Quali sono le cose che apprezzi di più?

Ho scelto di avere sede lavorativa nel coworking Lab perché mi piace stare a contatto con le persone. La mia routine è comunque dettata dalle mie responsabilità e dal mio senso del dovere, e per questo sono felice di viverla in questo ambiente dinamico. Ogni giorno riesco a coordinare il mio team a distanza e generare prodotti capaci di apportare innovazione nel campo della ricerca biomedicale. Scegliere un coworking è stata la svolta per la mia vita, vivo nella città che mi piace di più al mondo, ho tempo e modo di dedicarmi alla mia compagna. La leggerezza con cui tutti i coworkers operano mi invoglia a tornare il giorno seguente e sfruttare al meglio tutto il mio tempo per rimanere produttivo nel mio lavoro.

Raccontaci delle opportunità di business che si sono create, o che ti piacerebbe creare, nella community! Hai già sviluppato dei progetti di business con altri coworkers? Come sono nati? Come si sono evoluti? Vedi altre possibilità di sviluppo con altri coworkers?

Questo è un ambiente lavorativo molto produttivo, in cui si ha modo di sviluppare un’importante aspetto di socializzazione e collaborazione. Spesso gli scambi di idee qui in Coworking mi hanno permesso scoprire abilità e interessi nella mia vita, ben diversi a quelli a cui generalmente ero abituato. Mi sono avvicinato, ad esempio, al PNL, programmazione neuro linguistica, ma anche allo sviluppo software e alla programmazione. Mi piace questo ambiente dinamico e sociale, mi sento a mio agio e in ottima compagnia, mi piacerebbe molto far fruttare questo aspetto in qualcosa di più costruito e elaborato, oltre che divertente sarebbe un ottimo stimolo creativo.

Stefano Casagranda perché scegliere te? Cosa rende il tuo lavoro differente rispetto ai competitors?

Io lavoro nel campo clinico/medico, è molto complesso in questi ambiti definire competitors coloro che si adoperano in attività simili alle mie. Nel complesso il nostro obiettivo ultimo è la salute dei nostri pazienti e quanto ci sono di mezzo delle vite umane è difficile che ci sia una competizione prepotente. Io e tanti altri appartenenti a società di tecnologie mediche, di università, di ospedali e di centri di ricerca, vediamo i nostri reciproci progressi come un aiuto e un motivo di stimolo per migliorare le diagnosi e le eventuali scoperte. In generale mi sento di rispondere alla domanda specificando che, per quanto mi riguarda, ci metto passione e dedizione in ogni aspetto del mio impiego. Mi impegno molto in particolar modo in tutto ciò che rientra nella sfera della collaborazione tra impiegati per cui anche di relazioni con collaboratori internazionali, so molto bene inglese e francese, nel caso del mio lavoro è decisamente un aspetto da non sottovalutare.

Contaminazioni. Quali sono le tue passioni? In che modo questi interessi sono rilegati ai tuoi hobbies o divengono carburante per le tue idee?

Uno dei miei interessi principali è la lettura, mi piace leggere e dedicarmi ai libri, in particolar modo ai fumetti come Dylan Dog. Amo guardare serie televisive, passare del tempo in compagnia e viaggiare. Per quanto mi riguarda ritengo assolutamente necessario un sano equilibrio tra tempo libero e lavoro, sia per mantenere alta la produttività sia per rendere le nostre giornate piacevoli, staccare la spina e ricaricarsi per me è la chiave per un grande successo lavorativo. Ogni hobby e interesse mi ha aiutato a mantenere la curiosità alta: il mio spiccato desiderio di sapere è un aspetto che ritrovo molto nella mia quotidianità lavorativa.

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