Coworking: un’opportunità per il futuro dei freelance

Il panorama lavorativo sta vivendo una rivoluzione senza precedenti, e al centro di questa trasformazione emerge il fenomeno dei freelance e Coworking. Sempre più professionisti scelgono la libertà di lavorare in modo indipendente, abbandonando le rigide strutture aziendali per abbracciare un modello flessibile e dinamico. Solo nel nostro Paese, i lavoratori autonomi sono 3,58 milioni, cifra in leggera crescita rispetto ai 3,57 milioni del 2022.

L’ascesa del Coworking

In questo scenario in continua evoluzione, i coworking – spazi professionali condivisi – emergono come una risorsa cruciale, offrendo ai lavoratori autonomi un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante. Nonostante le recenti vicende che hanno colpito aziende di spicco nel settore del coworking, come il noto caso di fallimento di WeWork, il 2024 si rivelerà un anno di significativa crescita e trasformazione per il mercato degli spazi di coworking.

Questo settore, che attualmente rappresenta circa il 2% del mercato immobiliare commerciale, è previsto in espansione fino al 30% entro il 2030, dimostrando, nonostante le sfide, una notevole capacità di resilienza e un trend positivo. Secondo le proiezioni di mercato, attualmente esistono oltre 35.000 spazi di coworking in tutto il mondo, con una previsione di crescita del 21% entro il 2024, raggiungendo la cifra di 41.975. L’Europa, invece, ospita circa 6.850 spazi condivisi, con un tasso di crescita annuale previsto del 4,7%.

Il Coworking non è morto con WeWork

Se negli ultimi anni i lavoratori da remoto sono significativamente aumentati, così come gli spazi di coworking, questi ultimi sono diventati il luogo di lavoro preferito per oltre due milioni di persone in tutto il mondo, e questa cifra è destinata a salire a cinque milioni entro il 2024. Tra tutte le categorie di lavoratori, i freelance sono il segmento che più li preferisce e ne usufruisce, rappresentando circa il 42% dei membri globali di tali spazi.

Con una cultura del welfare aziendale sempre più diffusa e l’attenzione maggiore dei lavoratori nei confronti del proprio benessere fisico e mentale, l’atmosfera collaborativa dei coworking non solo facilita il networking, ma fornisce anche un ambiente di lavoro produttivo e più sereno. Infatti, tra i principali vantaggi riscontrati dai freelance che lavorano in un ambiente condiviso, ci sono il miglioramento professionale, attraverso lo scambio di idee e l’osservazione delle pratiche di successo, l’interazione con colleghi di diverse discipline, creando reti professionali solide e aprendo porte alla collaborazione, e l’acquisizione continua di competenze, grazie alla diversità di talenti presenti.

I vantaggi del Coworking per i freelance

Da recenti sondaggi emerge che l’89% dei partecipanti si sente significativamente migliorato dopo aver aderito a uno spazio di coworking. Non solo, l’isolamento e la solitudine, principali sfide per il lavoro a distanza, sono stati superati dal 47% dei dipendenti remoti grazie agli spazi di lavoro condiviso. Inoltre, il 69% degli utenti di tali spazi dichiara di aver acquisito nuove competenze, confermando l’efficacia di questi ambienti dinamici.

Perché le polizze assicurative sono importanti

Mentre i coworking offrono innumerevoli vantaggi, i freelance devono anche affrontare la questione cruciale della protezione assicurativa e adottare polizze specifiche per il proprio contesto lavorativo. Lavorare come freelance comporta infatti, in primis, la necessità di proteggersi da possibili controversie o richieste di risarcimento danni da parte dei clienti, tentativi di hacking, ma anche eventuali spese mediche personali, essenziali per chi lavora in proprio, e ricevere un sostegno finanziario in caso di impossibilità di lavorare a causa di infortuni o malattie. In secondo luogo, lavorare in ambienti condivisi espone i freelance a ulteriori rischi, che spaziano dalla sicurezza informatica alla responsabilità civile. Pertanto, per proteggersi negli ambienti dove si svolge l’attività lavorativa ed il relativo contenuto (merci, arredamento, attrezzature) non solo l’assicurazione di responsabilità civile professionale, quella contro infortuni e malattie e i rischi informatici risultano essenziali, ma anche un’assicurazione contro danni a immobile e contenuto.

Per i freelance: libertà, collaborazione e copertura

In conclusione, il coworking si presenta come un alleato prezioso per i freelance in cerca di un ambiente dinamico e stimolante. Tuttavia, è fondamentale che questi professionisti adottino misure adeguate a proteggere la propria attività. Solo attraverso una combinazione di libertà lavorativa, collaborazione e una solida copertura assicurativa, i freelance possono veramente prosperare in questo nuovo panorama professionale in continua evoluzione.

Come gli spazi di Coworking favoriscono l’Open Innovation

L’Open Innovation è un paradigma che sostiene che le aziende possono e dovrebbero utilizzare idee interne ed esterne, così come percorsi interni ed esterni al mercato, per avanzare nelle loro tecnologie. Contrariamente al modello tradizionale di innovazione chiusa, che si basa esclusivamente sulle risorse e sulle capacità interne, l’Open Innovation promuove la collaborazione e la condivisione delle conoscenze tra organizzazioni diverse, start-up, università, istituti di ricerca e persino clienti.

Henry Chesbrough, il teorico dell’Open Innovation, descrive questo approccio come un’opportunità per le aziende di accedere a un pool più ampio di idee e risorse, migliorando così la capacità di innovare e rimanere competitive sul mercato. Le pratiche di Open Innovation includono collaborazioni, co-sviluppo, licenze di tecnologie, crowdsourcing, hackathon e altre iniziative che promuovono la cooperazione oltre i confini aziendali tradizionali.

Il Ruolo degli Spazi di Coworking

Gli spazi di coworking stanno emergendo come piattaforme ideali per facilitare l’Open Innovation. Questi spazi, che offrono ambienti di lavoro condivisi, flessibili e dinamici, stanno ridefinendo il modo in cui le persone lavorano e collaborano. Ecco come stanno rivoluzionando l’Open Innovation:

  1. Connessioni e Networking

Gli spazi di coworking offrono un ambiente naturale per il networking. Professionisti provenienti da diversi settori e con competenze variegate si incontrano e interagiscono quotidianamente, creando opportunità per lo scambio di idee e la collaborazione. Questo ambiente stimola la creazione di reti di contatti e relazioni che possono portare a partnership e progetti innovativi.

  1. Accesso a Risorse e Competenze Diversificate

L’Open Innovation beneficia dell’accesso a un ampio spettro di competenze e risorse. Gli spazi di coworking ospitano freelance, start-up, piccole e medie imprese e grandi aziende, offrendo un mix unico di competenze tecnologiche, creative, manageriali e imprenditoriali. Questo accesso facilita la condivisione di conoscenze e l’innovazione collaborativa.

  1. Cultura della Collaborazione

Gli spazi di coworking promuovono una cultura della collaborazione e della condivisione. Le persone sono incoraggiate a lavorare insieme, a condividere le loro esperienze e a supportarsi a vicenda. Questo ambiente aperto e collaborativo è perfetto per l’Open Innovation, dove la condivisione delle idee e delle risorse è fondamentale per il successo.

  1. Eventi e Workshop

Molti spazi di coworking organizzano regolarmente eventi, workshop, hackathon e meet-up. Questi eventi sono occasioni preziose per imparare, condividere idee e collaborare su progetti innovativi. Offrono inoltre l’opportunità di incontrare esperti del settore, investitori e potenziali partner, creando un ecosistema favorevole all’Open Innovation.

  1. Flessibilità e Adattabilità

Gli spazi di coworking offrono una grande flessibilità in termini di utilizzo degli spazi e delle risorse. Questa flessibilità è essenziale per l’Open Innovation, che spesso richiede ambienti di lavoro adattabili e risorse variabili a seconda dei progetti. Le aziende possono scalare le loro attività in base alle esigenze del momento, senza i vincoli delle infrastrutture tradizionali.

Esempi di Open Innovation nei Coworking

  1. Mind the Bridge (San Francisco, USA)

Mind the Bridge è un esempio eccellente di spazio di coworking che promuove l’Open Innovation. Offre programmi di accelerazione per start-up, eventi di networking e opportunità di mentorship, facilitando la connessione tra start-up innovative e grandi aziende.

  1. Talent Garden (Milano, Italia)

Talent Garden è una rete europea di spazi di coworking che supporta l’Open Innovation attraverso programmi di formazione, eventi di settore e community management. Offre un ambiente collaborativo dove start-up e aziende possono lavorare insieme su progetti innovativi.

  1. WeWork Labs (Global)

WeWork Labs è l’incubatore globale di WeWork, progettato per aiutare start-up e imprenditori a crescere e innovare. Fornisce accesso a mentor, risorse, workshop e una community globale di innovatori, promuovendo l’Open Innovation su scala internazionale.

Conclusione

Gli spazi di coworking stanno giocando un ruolo cruciale nel promuovere l’Open Innovation. Offrendo un ambiente che favorisce la collaborazione, il networking e la condivisione delle risorse, stanno trasformando il modo in cui le aziende e i professionisti innovano. Con l’aumento della complessità e della velocità del cambiamento tecnologico, gli spazi di coworking sono destinati a diventare sempre più importanti nell’ecosistema dell’innovazione globale.

Un esempio eccellente di questo approccio è Coworking Lab, presente sul mercato dal 2011 e sostenitore dell’innovazione con caratteristiche distintive:

  • Professionalità: Coworking Lab ama il proprio lavoro e si circonda di professionisti che mettono passione e impegno in tutto quello che fanno.
  • Innovazione: È in costante evoluzione, con una curiosità che spinge a creare prodotti e servizi che anticipano i bisogni di domani.
  • Stile: La community di Coworking Lab è composta da persone brillanti, accolte in ambienti che ispirano creatività e permettono di lavorare nel massimo comfort.
  • Condivisione: Che sia un caffè, un progetto o un momento di networking, condividere significa moltiplicare e mettere a disposizione di tutti.
  • Collaborazione: Coworking Lab ama stare insieme, mettendo a fattor comune talenti, idee e competenze, anche in ambito culinario, per farle crescere e avere successo.

Coworking Lab dimostra come gli spazi di coworking non solo favoriscano l’innovazione, ma creino anche comunità di professionisti dediti alla crescita e alla sostenibilità, contribuendo a un futuro più collaborativo e innovativo.

NEARWORKING e i suoi vantaggi: la tua città in 15 minuti

Ragazzo in bicicletta che gira per la città

Non tanto tempo fa è nata in noi di Coworking Lab un’esigenza: vivere la città a pochi minuti di distanza da casa. Quindi vi illustreremo cos’è il nearworking e i suoi vantaggi.

E chi avrebbe mai pensato che questa idea si sarebbe presto rivelata qualcosa di così rivoluzionario e condivisibile?

Tale esigenza, si è resa sempre più necessaria agli occhi dei più. Con l’arrivo della pandemia da Covid-19, recarsi fisicamente sul posto di lavoro sembrava, e sembra tuttora, un’attività da dover accantonare.

L’idea di dover prendere i mezzi, in città affollate come Milano e con l’arrivo delle varianti straniere, è diventata un incubo, e perciò si è optato per modalità di lavoro da casa e da remoto, che non si adattano di certo a tutti i tipi di lavoro. 

La via di mezzo che si prospetta davanti a noi riguarda quindi un nuovo modo di pensare la città, che prende il nome di Nearworking.

Cos’è il Nearworking

Questo cosiddetto lavoro di vicinato sta per essere sperimentato proprio dal Comune di Milano, pronto a promuovere un nuovo concetto di lavoro a distanza.

In questo modo, non solo ritorneremo a vivere una sorta di normalità uscendo dalle nostre abitazioni, ma eviteremo anche tutta una serie di grandi spostamenti ad oggi ancora molto rischiosi.

Una nuova concezione di lavoro e di vita che ci farebbe guadagnare in salute, benessere e sostenibilità, oltre che farci risparmiare un sacco di tempo.

La sperimentazione del Comune di Milano

A febbraio 2021, un anno dopo l’irruzione del Covid-19 nelle nostre vite, l’Amministrazione di Palazzo Marino ha presentato il Nearworking, come una sorta di terza via al lavoro da remoto

Questa modalità è stata pensata per ridurre gli effetti negativi dello smartworking, come il senso di isolamento e il burn out, a favore dei suoi benefici, a partire da un migliore work-life balance.

Il Comune di Milano ha pensato proprio a tutto e l’Assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane Tajani commenta così: 

La sperimentazione si inserisce nel generale ridisegno dei tempi della città, dovuto all’emergenza Covid, ma rappresenta un modello valido in sé, da proporre anche al settore privato, utile a migliorare la vita della città e la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro per i singoli individui” (vedi articolo).

Nearworking e i suoi vantaggi

Sta dunque prendendo forma un nuovo scenario davanti a noi. Uno scenario che punta a decongestionare il traffico, a ravvivare i piccoli quartieri che godranno di spazi attivi e attività commerciali funzionanti, ad aumentare la digitalizzazione e limitare gli spostamenti dalla periferia verso il centro per motivi di lavoro. 

L’obiettivo ultimo è arrivare ad una città dove tutto sia raggiungibile in 15 minuti.   

Pensate a come sarebbe più semplice la nostra vita se la mattina, uscendo di casa per andare a lavoro, ci bastasse prendere la bicicletta fuori dal garage e pedalare pochi minuti per arrivare in ufficio. 

Come sarebbe la nostra vita se ci bastassero 4 passi a piedi per raggiungere ogni giorno la nostra destinazione o come sarebbe, per chi ha figli, poter tornare a casa in tempi brevi ed essere sempre facilmente raggiungibili.

Da ogni prospettiva da cui lo si guardi, il Nearworking, sembra essere la perfetta via di mezzo in vista di un futuro ancora nebuloso.