Makeover – orologi da scrivania

Stile unico e utilità innata, ogni orologio non è un semplice complemento d’arredo ma una parte importante di stile che può divenire protagonista di uno spazio. Gli oggetti di punta della rubrica di oggi sono gli orologi da scrivania che esprimono carattere e originalità. Quadranti minimal o dai decori originali, dalle linee armoniche o squadrate, in questa sezione potrete trovare l’orologio dallo stile moderno che scandirà le ore della vostra giornata.

OROLOGI DA SCRIVANIA:

ALESSI – CRONOTIME

Cronotime, ideato da Pio Manzù nel 1966, è oggi riprodotto per la seconda volta. Questo classico del design dalle linee eleganti sarà l’ideale in ufficio o su una scrivania. Giocoso, Cronotime ruota su se stesso per permettervi di avere sempre l’ora a portata di mano!

Cronotime

DIAMANTINI & DOMENICONI – IPNO

Ipno, orologio da tavolo, deve il suo nome al moto oscillatorio quasi ipnotico con cui segna il tempo. La presenza di un pendolo interno utilizzato come bilanciere dà alla cassa un moto perpetuo e trasforma Ipno in un orologio a “dondolo”. Quasi un’evoluzione contemporanea – semplicemente più ironica, dinamica e creativa dell’orologio a pendolo di altri tempi, finalmente in grado di muoversi nell’aria e di assecondare il proprio moto armonico in piena libertà.

Ipno

GEORG JENSEN – HK CLOCK

Questo ingegnoso supporto può convertire qualsiasi orologio o stazione meteorologica Koppel 10 cm da appeso al muro a montato sulla scrivania o sullo scaffale. Facile da usare, tiene l’orologio in una leggera angolazione per una visione più comoda. Nel corso del ventesimo secolo, Henning Koppel è diventato un nome leggendario nel movimento modernista danese, creando pezzi senza tempo ed eleganti per Georg Jensen. La sua argenteria, gli orologi, le posate e i vasi mantengono l’aspetto originale. La base è realizzata in plastica ABS ed è adatta a qualsiasi orologio, stazione meteorologica, igrometro o termometro Koppel da 10 cm prodotto dal 2007.

HK Clock

KARLSONN – INNATE

Questa moderna sveglia di Karlsson colpisce per il suo aspetto moderno ed essenziale e il in legno. Dallo schermo rotondo puoi leggere l’ora in un secondo. Facile da usare, tiene l’orologio in una leggera angolazione per una visione più comoda.

Innate

LEFF AMSTERDAM – FELT TWO

Come accompagnamento al suo primo progetto, Sebastian ha disegnato il feltro due. Questo orologio è una reinterpretazione del precedente orologio da parete in feltro; il diverso approccio di funzione, materiale e forma porta ad un orologio iconico che può stare in piedi da solo. Se osservata da vicino, la consistenza del feltro pressato diventa visibilmente evidente come un abbinamento perfetto con la copertina posteriore in bambù.

Felt Two

PUIK – CLORK

Pratico e piacevole alla vista, Clork rappresenta il meglio del design olandese. La combinazione di sughero e metallo bianco crea un eccitante contrasto, mentre l’intelligente composizione di questo orologio in sughero – un cerchio perfetto sospeso all’interno di un telaio in sughero, che poggia saldamente sul bordo – bilancia lo stile con la stabilità.

Clork

QLOCKTWO – TOUCH

QLOCKTWO TOUCH è un orologio da tavolo di precisione con funzione di allarme. Inoltre, visualizza l’ora con una matrice di lettere, scandendo l’ora in parole. Oltre al suo formato compatto, il semplice funzionamento di QLOCKTWO TOUCH lo rende un popolare oggetto di design. Basta toccare l’involucro per controllare le funzioni chiave come la modalità Night-Touch, la disattivazione dell’allarme e la modalità snooze. Il coperchio frontale è tenuto in posizione da magneti e può essere facilmente cambiato. QLOCKTWO TOUCH è disponibile con frontali in acrilico colorato lucido o con frontali in acciaio in sei versioni e parla oltre 20 lingue.

Touch

VITRA – CONE CLOCK

I numerosi accessori per la casa creati da George Nelson comprendono una varietà di orologi da tavolo. Rappresentando una selezione di questi modelli classici, gli orologi da tavolo offrono un’alternativa rinfrescante agli orologi convenzionali. Dotati di movimenti al quarzo di alta qualità, gli orologi combinano una precisione affidabile con il fascino decorativo. CONE CLOCK è un orologio da tavolo in poliuretano, parte della collezione Desk Clocks

Cone Clock

VITRA – NIGHT CLOCK

L’orologio Night Clock di Vitra attira l’attenzione per l’unione di ottone nero oppure oro e di un simpatico quadrante. I movimenti al quarzo di alta qualità e i particolari attentamente progettati rendono Night Clock un orologio affidabile ed un affascinante oggetto decorativo.

Night Clock

Questa è la nostra selezione di orologi moderni e di design da scrivania ma ora attendiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per ispirarci e per riempire le nostre giornate lavorative e l’ambiente in cui passiamo gran parte del nostro tempo di bellezza e innovazione. 

I podcast

La scena dei podcast è esplosa negli ultimi anni. L’audio è diventato un mezzo sempre più popolare per condividere informazioni, narrazione da parte di esperti, media e persino marchi. 

Milioni di ascoltatori felici degli auricolari si abbonano e si sintonizzano sui migliori podcast. Settimanalmente o anche ogni giorno ascoltano (e spesso divorare) ciò che i “narratori” hanno da dire.

Riempire il silenzio, lasciarsi ispirare e ricreare l’energia di un ambiente creativo e produttivo scaricando un podcast da ascoltare mentre lavori a volte è indispensabile. 

Per molte persone il rumore di fondo aiuta ad aumentare la concentrazione. Il rumore di fondo fa volare le ore più velocemente, soprattutto se stai lavorando su qualcosa di manuale (come compilare un foglio di calcolo ripetitivo). Ascoltare un podcast è un ottimo modo per passare il tempo mentre ti diverti, aggiornandoti sulle notizie o imparando qualcosa di nuovo.

L’audio offre una soluzione a mani libere per tenere il dito virtuale al passo con notizie, intrattenimento, cultura e altro in movimento, quindi sia che tu stia cercando di imparare, amare o ridere ad alta voce quando nessuno sta guardando, puoi sempre decidere come suona il tuo ‘ufficio’: qualcosa di educativo, stimolante o degno di rumore bianco? Dipende da te. 

Coworking Lab ha deciso di proporre a chi ci segue i nostri podcast preferiti, quelli che ascoltiamo anche noi, quelli di tendenza e quelli più divertenti che reputiamo possano esservi di spunto per riempire i momenti troppo… silenziosi.

Non ti spoileriamo nessun titolo in anteprima! Ti diciamo solo che tratteremo diversi temi e argomenti, come ad esempio il benessere del corpo e della mente, la cultura e il tempo dedicato allo studio, la cronaca con i salotti più famosi, il crime, la musica, il cinema e tanto altro!

Seguici sul nostro profilo Instagram @coworkinglabmilano per scoprire cosa abbiamo in serbo per te!

Inoltre, siamo curiosi di ascoltare anche i tuoi suggerimenti! Scrivici in direct le tue proposte e sarai ri-condiviso.

La schiscetta di Maggio

Siete pronti a sperimentare una nuova ricetta per la schiscetta di maggio perché non volete rinunciare a un buon piatto nemmeno quando siete sul posto di lavoro?

Per questo mese che sa ancora di primavera abbiamo scelto come verdure di stagione gli asparagi dai noti benefici depurativi e drenanti, le zucchine ricche di acqua ed indicate nelle diete ipocaloriche e le uova di quaglia ricche di fosforo, calcio, potassio, proteine e vitamine. 

I prodotti di stagione, infatti, garantiscono il meglio delle proprietà di ciascun frutto e di ciascun ortaggio: non hanno bisogno delle forzature chimiche per maturare. E ciò incide anche sul sapore ed essendo di periodo costano anche meno. Infine, rispettare le stagioni è una piccola scelta ecologica per esempio: si riducono gli effetti inquinanti dei trasporti o il massiccio consumo di combustibili fossili per riscaldare le serre.

Ma ora andiamo sul concreto e descriviamo questa ricetta facile e gustosa.

Crostoni di pane nero con asparagi e uova di quaglia

Ingredienti per 2 crostoni:

  • 2 fette di pane nero o multicereali
  • 2 uova di quaglia
  • 100 g di asparagi
  • 10 g di parmigiano grattugiato
  • mezzo scalogno
  • olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
  • formaggio spalmabile q.b.

Preparazione:

Per prima cosa pulite gli asparagi eliminando la parte in fondo più coriacea e lavateli accuratamente.

Se avete l’asparagiera, cuoceteli per una decina di minuti. In alternativa potete dividere i gambi dalle punte: sbollentate i primi per 10 minuti in acqua bollente e cuocete le punte al vapore per 3 minuti, devono rimanere croccanti.

In una padella fate rosolare lo scalogno tritato finemente con un filo di olio evo, unite i gambi degli asparagi tagliati a pezzetti e fate insaporire. Salate e pepate. Mettete i gambi con il loro fondo di cottura in un mixer, aggiungete il parmigiano, se volete un cucchiaino di formaggio spalmabile e frullate fino a ottenere una crema liscia. Regolate di sale e pepe.

Fate tostare le fette di pane in forno a 200° per circa 7-8 minuti.

In un padellino fate scaldare un filo di olio evo quindi rompete le quattro uova di quaglia e fatele cuocere per un minuto (il tuorlo dovrà restare morbido come nel classico uovo al tegamino).

Componete i crostoni: mettete su ogni fetta di pane uno strato di formaggio spalmabile, uno di crema, una o due punte di asparagi tagliate a metà per il lungo e un ovetto di quaglia ben caldo. Terminate con una bella macinata di pepe nero.

Zucchine grigliate con riso basmati e riso rosso

Ingredienti:

  • 1-2 zucchine
  • 80 g riso basmati e rosso
  • 1 spicchio d’aglio 
  • menta o prezzemolo (a seconda dei gusti)
  • sale grosso
  • olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Lavate bene le zucchine e togliete le due estremità.

Tagliate le zucchine nel lato lungo a fette abbastanza sottili.

Mettete le zucchine tagliate su un piatto e cospargetele con sale grosso.

Lasciate riposare per 10 minuti le zucchine in modo da togliere l’acqua di vegetazione.

Mettete in una ciotolina l’olio extravergine di oliva, l’aglio e la menta o il prezzemolo ed emulsionate.

Togliete dalle zucchine il sale grosso.

Fate scaldare una bistecchiera, una padella antiaderente o anche il barbecue e mettete a cuocere le fette di zucchine per qualche minuto per lato.

Togliete le zucchine dal fuoco e mettetele ben allargate su un piatto.

Condite con l’olio aromatizzato.

Per il riso:

portate a bollore l’acqua aggiungete poco sale e procedete con la cottura.

Scolate

Aggiungete un filo d’olio.

E ora… diteci la vostra! 

Attendiamo le vostre recensioni su questa Schiscetta di Maggio e le foto dei vostri risultati su Coworking Lab Milano

Se ti sei perso la nostra “schiscetta di Aprile” clicca qui.

I posti del cuore – Bestia

Questo mese vi parliamo di Bestia uno dei nostri posti del cuore. Secondo le numerose recensioni Google, la migliore hamburgheria a Milano!

E quale fortuna che sia a due passi da Coworking Lab.

Proposte classiche e specialità settimanali sempre originali, caratterizzate da una scelta di materie prime di alta qualità. Il servizio è cordiale e gentile ambiente caloroso fanno di Bestia un punto di riferimento per gli amanti della carne in Città Studi e uno dei nostri posti del cuore.  

Stefano, il fondatore di Bestia, lavora da sempre nel settore della ristorazione. Nell’anno 1994 apre il suo primo locale mentre collabora con lo storico Birrificio Lambrate.

Nel 2016 inaugura il primo Bestia a Vimercate, ora gestito da suo figlio Matteo. Invece 2020 (in piena pandemia) apre la seconda sede a Milano, in Via Teodosio 4, gestita da lui e sua figlia Beatrice.

Il locale di via Teodosio è intimo e raccolto, informale e tranquillo. Il menù propone deliziosi hamburger studiati in ogni dettaglio, ma anche la possibilità di creare il panino secondo il proprio gusto, seguendo la filosofia dello Street Food.

Questa particolare possibilità nasce con il periodo di chiusure causa pandemia. Bestia, infatti, propone ai suoi clienti una modalità di degustazione sul posto o di consegna a domicilio “self-made”. I singoli ingredienti del panino sono scomposti ed è possibile scegliere il tipo di pane, verdure, carne e condimenti che più si preferiscono. E se non riesci a decidere, lo staff consiglia settimanalmente una proposta nuova.

Le fondamenta di Bestia, che stanno portando il locale ad un grande successo, risiedono nella ricerca di materie prime di eccellenza e nello studio costante dei migliori abbinamenti di ingredienti. Pastrami, bockwurst, salsiccia, peconino DOP, Jalapeños e maionese al wasabi sono solo alcune delle specialità da gustare in abbinamento ad una vasta scelta di topping, patatine fritte e anelli di cipolla croccanti.

Fra le tante scelte, particolarmente memorabile è il panino Amatrice, una specialità nata in seguito al terremoto che colpì il centro Italia nel 2016. Stefano decise di creare questo hamburger per raccogliere fondi destinati alle associazioni benefiche che supportano la ricostruzione delle città distrutte e i civili a riprendere la quotidianità.

Consigliatissimo anche il BIG MAMA:

·         Pane tradizionale

·         Texas brisket

·         Cavolo cappuccio viola

·         Jalapeños freschi

·         Salsa smoked home made

Se non lo avete ancora provato, andate a scoprire Bestia, un posto del cuore consigliato dallo staff di Coworking Lab!

Sito: https://bestiamilano.it/

Piante da scrivania

Dopo la casa il luogo di lavoro è l’ambiente dove si trascorre la maggior parte del tempo, questa rubrica parla delle piante da scrivania. E’ importante che ci siano condizioni ottimali per la salute e, perché no, per il buonumore. Quando arrediamo il nostro spazio bisogna tener conto di molte cose: la luce, la posizione del tavolo e della sedia, la disposizione degli scaffali ecc… Ma un’altra cosa da non sottovalutare è anche la presenza di piante all’interno dell’ambiente. 

Spesso il desk è ingombro da tantissimi oggetti come pc, smartphone, tablet, agende, documenti, post-it, fotografie e altri oggetti personali. Avere davanti agli occhi il disordine di tutti i giorni non giova né all’efficienza né alla salute. Oltre a cercare di rimettere ordine per organizzare meglio il proprio lavoro, una buona idea può essere trovare un angolo per collocare una pianta. 

Può sembrare banale ma la sola vista di un “angolo di natura” fa sentire immediatamente meglio. Un’equipe di scienziati australiani, britannici e olandesi  hanno monitorato l’atteggiamento e l’efficienza sul lavoro dei diversi dipendenti per diversi mesi durante i quali gli uffici e le scrivanie venivano di volta in volta adornati con nuove piante. Dai risultati è così emerso che le piante hanno apportato un incremento medio della produttività di circa il 15 per cento senza contare i benefici per il miglioramento della qualità dell’aria.

Le piante sono ottime alleate per ritrovare il benessere e la produttività in ufficio. Ecco tutti i nostri perché:

Le piante da scrivania Riducono lo stress

Uno studio di psicologia ambientale ha dimostrato che la presenza di piante previene e contrasta lo stress. Innaffiare le piantine presenti in ufficio aiuta a rilassare la mente e a prendersi dei momenti di pausa distaccandosi per un attimo dai problemi lavorativi.

Le piante da scrivania migliorano la produttività

Grazie alla presenza delle piante, la produttività delle persone migliora: la coltivazione di piante da interni aiuta gli impiegati a svolgere i propri compiti con maggiore concentrazione ed efficienza, aumentando inoltre l’autostima.

Le piante da scrivania rendono l’ufficio più confortevole

Le piante da interni contribuiscono a regolare il grado di umidità negli ambienti portandolo a un livello ideale: tenerne una sulla propria scrivania non può che aiutare la nostra respirazione.

Le piante da scrivania proteggono l’ambiente

Prendendoci cura di una pianta non possiamo che ricordarci di prestare attenzione a piccoli gesti quotidiani, quali spreco della carta, riduzione dei rifiuti e risparmio d’energia elettrica.

LE NOSTRE PIANTE DA SCRIVANIA

Narcissus jonquilla L.
Giunchiglia

La giunchiglia è una varietà di bulbosa fiorifera spontanea che fiorisce in primavera. Spesso confusa coi narcisi, pur appartenendo alla stessa famiglia, è una pianta diversa. Questa bulbosa non supera, in genere, i 30 centimetri di altezza e presenta fusti e foglie di forma cilindrica di un bel colore verde smeraldo.
Durante il periodo della comparsa dei fiori, il Narcissus jonquilla va regolarmente annaffiato e concimato con un buon prodotto fertilizzante. Nel momento in cui le foglie diventano gialle si devono via via ridurre le annaffiature per scongiurare il rischio che radici e bulbi marciscano. Il rinvaso si esegue generalmente ogni due anni o quando lo spazio a disposizione dei bulbi è ristretto. Il periodo migliore per il rinvaso è l’autunno, quando le giunchiglie entrano nella fase di riposo vegetativo.

Esposizione: ama la luce
Ambiente: temperature moderate. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte
Annaffiature: moderate evitare i ristagni

Bromelia guzmania

Sono piante caratteristiche dell’America centrale e delle isole indiane; vengono utilizzate per adornare gli appartamenti perché risultano essere sempreverdi, e non necessitano della luce del sole diretta. La Bromelia si presenta come una rosetta con delle foglie carnose di un colore verde chiaro. Dalle foglie si prolunga il fiore che di solito ha un colore forte ed acceso come il rosso e il giallo. Se coltiverete la pianta con cura e nei luoghi giusti, potete usufruire anche dei suoi frutti. I fiori della Bromelia possono essere di varie forme principalmente a spiga o a “imbuto” richiamano i colori caldi e talvolta si trovano anche nel bianco.

Esposizione: buona illuminazione indiretta
Ambiente: temperature moderate. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte
Annaffiature: una volta a settimana

Crassula Ovata
Albero di Giada

L’albero di giada uno splendido albero di piccole dimensioni caratterizzato da molteplici tronchi, rami robusti e foglie succulente, ed è molto diffuso all’interno delle abitazioni e negli uffici. Talvolta scolpite e molto simili a dei bonsai, queste piante, invecchiando, sviluppano una forte personalità. Inoltre sono facili da coltivare, necessitano di poche cure. Se coltivata come pianta da appartamento, raramente supera 60 cm di altezza. Fiorisce in inverno, producendo all’estremità dei rami delle infiorescenze formate da fiori quasi invisibili rosa o bianchi. La fioritura avviene non prima di dieci anni, ma questo non è un problema in quanto gli spessi tronchi e i rami di questa pianta, con le loro foglie di colore verde acceso, rappresentano la caratteristica più bella di questa pianta.
Le foglie spesse, ovali e lunghe 5 cm sono di un intenso verde giada che spesso acquisisce delle sfumature rosse se la pianta viene esposta a una luce intensa.

Esposizione: luce media.
Ambiente: temperature moderate. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
Annaffiature: poca acqua, quando la parte superficiale del terriccio è asciutta.

Haworthia attenuata
Cactus zebra

La Haworthia attenuata prende il particolare soprannome di cactus zebra per via della particolare colorazione striata delle sue foglie carnose. Hanno infatti un colore verde scuro ma sono attraversate da striature bianche, proprio come le zebre. È una pianta che spesso si trova nelle composizioni perché molto adattabile e di grande impatto estetico. Sebben si chiami cactus, non presenta spine.
Ovviamente, sono le foglie il suo pezzo forte e non i fiori. Ammesso che una pianta d’appartamento fiorisca, produce un lungo e sottile fusto che porta dei piccoli fiorellini bianchi con 5 sepali. Di solito, succede dopo il solstizio d’estate ed è emozionate non tanto per l’estetica del fiore ma per il fatto che effettivamente è fiorita.

Esposizione: buona illuminazione indiretta.
Ambiente: temperature moderate. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
Annaffiature: sporadiche, quando il terreno è asciutto.

Schlumbergera
Cactus di natale

Il cactus di natale è una pianta originaria del Brasile viene chiamata così perchè fiorisce in inverno. Potrete ammirare i fiori del cactus di Natale tra dicembre e gennaio. I loro colori potranno spaziare dal rosa al rosso e dal viola al rosso porpora. Perché i boccioli dei fiori non appassiscano prima di sbocciare, è necessario che il cactus di Natale venga tenuto accuratamente al riparo sia dalle correnti d’aria che dalle fonti di calore. Una delle posizioni ideali per riporre il cactus di Natale nella propria abitazione è il davanzale di una finestra.

Esposizione: buona illuminazione indiretta.
Ambiente: temperature moderate. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
Annaffiature: annaffiare regolarmente poco alla volta tenendo il terreno umido e facendo attenzione ai ristagni

Ctenanthe Burle-marxii
Pianta della preghiera

La Ctenanthe è una pianta molto scenografica che durante le ore notturne avvicina le foglie posizionandole in verticale, per poi rilassarsi al mattino seguente. E’ una pianta da appartamento perfetta nelle case luminose, infatti apprezza la luce e le temperature piuttosto miti, sempre intorno ai 18°. La pianta di Ctenanthe burle marxii “Amabilis” è una pianta d’appartamento appartenente alla famiglia delle Marantaceae e proveniente dalle zone tropicali del Brasile. Presenta bellissime foglie, lunghe fino a 40 cm, con striature nelle colorazioni che vanno dal verde scuro all’argento. Le grandi foglie, vanno lavate periodicamente con un panno umido.

Esposizione: ama la luce ma non diretta.
Ambiente: temperature moderate. ideale tra 18-23 ° C minima 15 ° C.
Annaffiature: mantenere il terreno umido, evitando i ristagni idrici.

Echeveria

L’Echeveria è una pianta succulenta, perenne, Produce delle rosette di foglie, molto compatte e carnose, che differiscono tra loro nel colore che cambia a seconda delle specie: le più diffuse sono verde-grigio o verde chiaro ma è possibile trovare un po’ tutte le sfumature del verde e alcune tonalità rossastre.

Esposizione: ama la luce.
Ambiente: la temperatura può variare dai 7° ai 22°.
Annaffiature: ad immersione non bagnare le foglie.

Euphorbia milii
Corona di cristo

L’Euphorbia milii, è un arbusto con caratteristiche spinose, è conosciuta anche con il nome di corona di Cristo, grazie alla presenza di moltissime spine appuntite e di fiori che presentano una colorazione rossa intensa. L’Euphorbia milii è una pianta semisucculenta, in quanto ha solamente un fusto carnoso e succulento, mentre le foglie non lo sono, al contrario di moltissime altre piante grasse.
L’Euphorbia milii dovrebbe essere messa a dimora in un vaso che non abbia una dimensione eccessiva e che contenga un terriccio soffice, privo di coesione, in grado di garantire una buona umidità, ma evitando allo stesso tempo la permanenza di pericolosi ristagni d’acqua.

Esposizione: ama la luce ma non il sole diretto.
Ambiente: temperature moderate. non scendere al di sotto ei 10°.
Annaffiature: bagnare quando il terreno e secco.

Fittonia verschaffeltii
Pianta mosaico

La Fittonia è una pianta d’appartamento dal bel fogliame variegato appartenente alla famiglia delle Acanthaceae. Viene chiamata anche “pianta mosaico” per via del caratteristico reticolo formato dalle venature delle foglie. Nei suoi paesi d’origine, Brasile e Perù, i veggenti delle tribù indigene scrutavano i disegni delle foglie della Fittonia per conoscere il volere degli dei e indicare agli uomini comuni come comportarsi in determinate situazioni. Forse la Fittonia non sarà magica, ma è una bellissima pianta di piccole dimensioni (dai 5 ai 50 cm), poco esigente e molto decorativa che con poche cure potrà dare il meglio di sé anche negli angoli meno luminosi dell’ufficio.

Esposizione: si accontenta anche di ambienti poco luminosi.
Ambiente: temperatura dai 18 ai 27° C meglio ambiente umido.
Annaffiature: ad immersione 1-2 volte a settimana a seconda del periodo.

Monstera deliciosa
Pianta del pane o filodendro

La Monstera deliciosa delle foreste del centro America, è chiamata anche “pianta del pane americana”, ed è una specie tropicale appartenente alla famiglia delle Araceae. E’ una pianta d’appartamento facile da curare e che regala grandi soddisfazioni. È caratterizzata da particolarissime foglie frastagliate con buchi e fenditure. In natura, tali elementi hanno lo scopo di far circolare meglio l’aria. Per l’utilizzo che facciamo noi di questa pianta, hanno scopo puramente estetico e decorativo. Non a caso, la Monstera deliciosa viene utilizzata come un vero e proprio oggetto d’arredo anche perché si adatta a molti stili di interni diversi. Con il suo portamento, è in grado di arredare le case ma anche uffici, bar e ristoranti.

Esposizione: ama la luce non diretta.
Ambiente: ama le temperature calde tra i 15° e i 25°.
Annaffiature: generose ma senza esagerare quando la parte superficiale del terreno è asciutta.

Crassula capitella
Campfire

La Crassula capitella “campfire” è originaria dell’Africa Meridionale, possiede foglie carnose di colore verde chiaro con tendenza al rosso luminoso. La crassula capitella va esposta in zone molto luminose (balcone o terrazzo a sud) e durante la stagione fredda va riparata. Resiste bene anche in casa dove va irrigata ogni 15 giorni durante la stagione vegetativa.

Esposizione: ama la luce non esposizione diretta.
Ambiente: temperature miti e soprattutto mai inferiori a 7°.
Annaffiature: solo quando il terreno in superficie è asciutto.

Sansevieria laurentii
Lingua di suocera

La Sansevieria trifasciata var. laurentii è una pianta d’appartamento molto apprezzata per la forma, i colori e la resistenza delle sue foglie. Queste si ergono dritte e slanciate verso l’alto. Consigliata come pianta per interni, in luoghi luminosi, la Sansevieria ha la proprietà di purificare l’aria degli ambienti nei quali si trova. Riesce facilmente a fissare alle foglie e al suolo le particelle inquinanti presenti nell’aria.

Esposizione: ama la luce non diretta.
Ambiente: ama le temperature tra i 15° e i 25°.
Annaffiature: solo quando il terreno in superficie è asciutto.

Kalanchoe blossfeldiana
Calancola

La Kalanchoe è una pianta dal fogliame succulento, originaria dell’Africa, dell’Asia e dell’Australia. Visto che le foglie carnose contengono molta acqua, questa pianta è particolarmente adatta alla coltivazione in appartamento, di cui sopporta senza problemi il clima estremamente asciutto. Per avere una pianta sempre bella è consigliabile anche intervenire con il rinvaso, una volta all’anno, a fine inverno. Si utilizza un terriccio molto ben drenato costituito da terriccio universale, mescolato con sabbia lavata o con perlite, o anche con palline di argilla espansa.

Esposizione: ama la luce non esposizione diretta.
Ambiente: temperature miti.
Annaffiature: solo quando il terreno in superficie è asciutto comunque di rado.

Orchidea Phalaenopsis
Orchidea farfalla

Le Phalaenopsis ibride, sono le specie più diffuse, si possono trovare in un’infinita gamma di colori e dimensioni. Quando non sono in fiore la loro bellezza consiste nel fogliame verde scuro che contrasta con radici argentee che fuoriescono dal vaso in cerca di aria e luce! Le Phalaenopsis non crescono e fioriscono allo stesso tempo, ma producono alternativamente una foglia e una spiga fiorifera: maggiore è il numero di foglie, maggiore sarà la produzione di steli. Quando lo stelo principale è sfiorito, tagliatelo appena sopra uno dei nodi sottostanti per indurre la produzione di spighe fiorifere laterali.

Esposizione: ama la luce non diretta.
Ambiente: ama le temperature calde.
Annaffiature: per immersione e nebulizzazione.

Questo è la nostra selezione di piande da scrivania ma ora attendiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per ispirarci e per riempire i nostri spazi di bellezza e natura. D’altronde… “Se impareremo ad avere cura delle nostre piantine, sarà più facilecoltivare i nostri sogni: dedicarci con attenzione e passione a qualcosa ci aiuta a tirar fuori i nostri istinti migliori.” (Serena Dandini).

Qualche idea per arredare la tua scrivania…

In Coworking Lab sosteniamo la creatività. Vogliamo che i membri della nostra Community si sentano a casa anche sul luogo di lavoro vorremmo aiutarti ad arredare la tua scrivania con qualche spunto. Per questo motivo, quando un nuovo coworker arriva da noi, troverà la postazione completamente vuota. Così che possa arredarla come più preferisce e possa riempire le proprie giornate lavorative di bellezza, organizzazione, innovazione e originalità.

Questa nuova rubrica, che abbiamo intitolato “ARREDIAMO INSIEME LA TUA SCRIVANIA“, sarà di ispirazione per alcuni lettori del Magazine di Coworking Lab per arredare la tua scrivania con stile.  

Spazieremo dal Design al Vintage, dal Boho allo Shabby Chic, dal Moderno allo stile Industrial con mood ispirati dalle ultime tendenze e dai vostri suggerimenti, con tutta la creatività che riusciamo a metterci!

Questa prima uscita è dedicata alle Opere d’autore, quelle che raccontano una storia alla quale appassionarsi. Queste storie riescono a parlarci al di là dall’ambiente in cui vengono inserite. Gli oggetti di design trascendono lo spazio, il tempo, le convenzioni estetiche e ci consentono di vivere meglio anche il presente. È questo, quindi, il principale motivo per cui portarli in ufficio è sempre un’ottima idea per arredare la tua scrivania.

Vi mostreremo alcuni dei più indimenticabili ed insoliti pezzi di Design contemporaneo con cui è possibile arredare la tua scrivania:

lampade, orologi, calendari, portaoggetti e organizer, temperamatite e tagliacarte, perfino cestini da scrivania!

ECCO COME ARREDARE LA TUA SCRIVANIA

Lampada

Un aspetto fondamentale per facilitare il lavoro in ufficio è avere la giusta illuminazione. Meglio se con un tocco di stile ricercato tra i designer più famosi del presente e del passato. I pezzi sono così tanti e tutti così interessanti che abbiamo avuto alcune difficoltà a sceglierne solo uno per il mood che avevamo in mente. Alla fine ci è caduto l’occhio su di lei, la Lampada da tavolo Naska del brand Fontana Arte. Proveniente dagli archivi storici di Fontana Arte, la lampada Naska è stata disegnata nel 1933. E’ una lampada d’architetto dal design industriale tipico degli anni ’30. Grazie ai bracci articolati e al paralume orientabile, permette di orientare la luce con precisione. Un sistema di equilibrio con molle garantisce una perfetta stabilità. Un elemento di design senza tempo che è caratterizzato da una linea pura e la qualità delle sue finiture.

Tagliacarte e temperamatite

Il design può entrare nello spazio lavorativo anche in piccole dimensioni ed essere molto divertente. E quando si incontra con la necessità di dar vita ad nuovo progetto dà vita a qualcosa di originale e stravagante. A tal proposito, le idee di Alessi ci hanno molto incuriosito e divertito! Ad esempio il Pes del designer Giulio Iacchetti, un originalissimo tagliacarte in acciaio inossidabile. Oppure il Kastor, un temperamatite in zama cromata del designer Rodrigo Torres. Entrambi prodotti caratterizzati da una lavorazione particolarmente raffinata dei metalli, dall’esplorazione disincantata di tipologie funzionali laterali, oltre che volutamente spregiudicato di figure retoriche

Portafermagli

Come portafermagli abbiamo scelto, invece, un oggetto carismatico che attira l’attenzione di tutti, Sheepi, il dispenser magnetico per graffette a forma di pecora del designer Chao Li. Dolce e simpatico, Sheepi è reperibile su Designnest.com, la piattaforma per designer che permette di lanciare i loro prodotti innovativi in tutto il mondo.

Calendario perpetuo per arredare la tua scrivania

Tutti hanno bisogno di un calendario! Che sia per fissare un appuntamento, controllare una disponibilità o contare quanti giorni mancano a Natale, il calendario non è solo un accessorio da scrivania ma una vera necessità. Ma diciamolo: quelli cartacei non sono il massimo e ogni anno bisogna comprarne uno nuovo. E se potessimo acquistarne uno e non cambiarlo mai? Famosissimo, il calendario perpetuo Timor di Enzo Mari ha ormai ben 50 anni ma non li dimostra! Questo calendario è l’esempio perfetto di un design senza tempo: da mettere sulla propria scrivania o da regalare, è uno di quegli oggetti che ogni appassionato di design dovrebbe avere. Presente nella collezione permanente di diversi musei, uno fra tutti il MoMA, è disponibile in diverse lingue e in due colori ed è acquistabile allo store di  Danese Milano su Amazon.

Dissuasore di vuoto

Uno degli oggetti più originali presenti sulla nostra scrivania di design è un elemento “dissuasivo”, progettato da un nostro ex-coworker, Matteo Beraldi, designer che ha esposto i suoi progetti presso importanti fiere e musei come la Triennale di Milano e l’Italian Cultural Institute di New York e che ha stabilito la sua sede presso Coworking Lab per alcuni anni. 

Dissuasori di vuoto è un progetto del 2014 che nasce per combattere l’iperproduzione visuale e materiale alla quale siamo esposti quotidianamente con l’utilizzo dei social. “Il nostro criterio di selezione sta evolvendo sulla base di parametri prevalentemente estetici, a tal punto che nel mondo reale degli oggetti, la forma sta prendendo il sopravvento sulla funzione, facendo così prevalere una bellezza superficiale che si consuma in un battito di ciglia” scrive Matteo Beraldi. E’ da questa riflessione che elabora 6 piccoli totem dalle forme astratte, la cui funzione non è associabile a nessuna di quelle conosciute e riconoscibili, ma obbliga l’osservatore a riflettere, ad approfondirne il significato e a guardare oltre. 

All’astrazione creativa del processo viene contrapposto un materiale primitivo come il legno, che si evolve e si modifica nel tempo, lavorato con la tecnica antica della tornitura manuale, per avere un oggetto uguale a 360°.

Matita perpetua per arredare la tua scrivania

Non importa quale sia il tuo lavoro e quanto ormai sia completamente digitale, la matita è uno strumento essenziale. Ma quante volte ci capita di averla consumata completamente e non avere qualcosa a portata di mano per appuntare le nostre idee, la to-do list o un numero di telefono? 

Per questo motivo, per la nostra scrivania di design ideale, ti proponiamo non solo una matita originale, ma un’idea geniale e uno strumento che non si consumerà mai dello Studio Pininfarina, laboratorio di sviluppo delle eccellenze, dedicato al promettente settore della scrittura e degli accessori. Aero nasce dall’incontro tra design e tecnologia, tradizione e innovazione. Il corpo della matita è forgiato secondo il principio di torsione, evocando il simbolo dell’infinito, mentre il puntale è di Ethergraf, un’innovativa lega metallica che “graffia” la carta comune ossidandola e lasciando un tratto leggero e romantico come quello della grafite, e senza tempo come l’inchiostro.

Questo è il nostro mood per la Scrivania di Design ma ora attendiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per ispirarci e per riempire le nostre giornate lavorative e l’ambiente in cui passiamo gran parte del nostro tempo di bellezza e innovazione. D’altronde… Spesso le idee si accendono l’una con l’altra, come scintille elettriche (Friedrich Engels).

La schiscetta di Aprile

Finalmente è arrivata la primavera e la Schiscetta di Aprile! Dopo i freddi e piovosi mesi invernali accogliamo con piacere i primi raggi di sole e le temperature più alte che questa stagione porta con sé. Tra poco tutti i fiori di questa bellissima città saranno sbocciati e sembrerà di vivere in un quadro dipinto di rosso, viola, bianco, giallo…

Per non venir meno e seguire questa fantastica palette di colori abbiamo pensato ad una Schiscetta di Aprile variopinta e deliziosa e che ci prepari con leggerezza e gusto ai pranzi Pasquali.

Crostone di pane

Ingredienti:
  • Fetta di pane spessa
  • Avocato
  • Yogurt greco
  • Salmone affumicato
  • Limone
  • Sale qb
  • Pepe rosa qb
  • Colorante alimentare blu
Preparazione

Tostare due fette di pane di Altamura belle alte, quando sono calde spalmare lo yogurt greco condito con sale e zest di limone, avocado salato e irrorato di succo di limone, fettine di salmone affumicato, mezzo uovo sodo, olio, pepe rosa.

Per l’uovo azzurro: una volta sodo e sgusciato, basta farlo marinare una mezzora in un succo composto da cavolo cappuccio viola sbollentato e frullato con un bicchiere d’acqua di cottura, tre cucchiai di aceto di mele, una presa di sale e una di zucchero. Oppure per velocizzare il tutto lasciare mezzora in ammollo l’uovo in acqua e colorante alimentare blu.

E ora… diteci la vostra! 

Attendiamo le vostre recensioni su questa Schiscetta di Marzo e le foto dei vostri risultati su Coworking Lab Milano

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La schiscetta di Marzo

Nel mese di Marzo salutiamo l’inverno per accogliere la stagione della rinascita e del rinnovamento ma noi di Coworking Lab pensiamo già all’estate con la Schiscetta di Marzo.

Le giornate iniziano ad allungarsi e il clima si fa più mite e il nostro pensiero va al mare della Sicila, i suoi profumi e i suoi colori. L’importanza della cultura culinaria di questa regione è indiscussa e tanti piatti tipici risentono di una contaminazione di diverse culture ed etnie.

Un esempio che ci mostra la bellezza della condivisione gastronomica è l’arancinə protagonista della schiscetta di Marzo.

Arancinə di riso

Non importa in quale angolo della Sicilia vi troviate: quasi ogni città rivendica la paternità delle famosissime arancinə di riso con carne. Piatto salato dal gusto unico e ricco, non ha bisogno di presentazioni: si tratta delle famosissime “palle di riso” siciliane, avvolte da una croccante panatura dorata e con al centro un ripieno di ragù con carne con piselli e carote o mozzarella, besciamella e prosciutto, nella famosa variante bianca “al burro”.

Esistono però anche rivisitazioni più creative e recenti che prevedono, oltre al riso, pistacchio siciliano, funghi, salsiccia, gorgonzola, salmone, pollo, pesce spada siciliano, frutti di mare, pesto, gamberetti, nero di seppia.
Numerose anche le varianti dolci: le arancine vengono preparate con il cacao e coperte di zucchero oppure possono essere farcite con crema gianduia (soprattutto nella zona di Palermo), cioccolato siciliano e amarena. Per facilitare la distinzione tra i vari gusti, la forma dell’arancina può variare.

Nella sua semplice bontà, l’arancinu è però capace di conquistare tutti: tra le ricerche online più popolari compaiono infatti, oltre a “come preparare le arancine di carne”, anche “dove mangiare gli arancinə” in quasi ogni città dell’isola, da Palermo a Taormina. Piatto amatissimo, viene consumato in quantità prodigiose soprattutto nel giorno di Santa Lucia.

L’arancinə sembra essere natə, come molti altri piatti della tradizione, nel periodo in cui la Sicilia era sotto il dominio dei Saraceni, che usavano banchettare con grandi vassoi di riso aromatizzato allo zafferano e condito con verdure e carne. L’aggiunta della caratteristica croccantissima panatura arriva più tardi: alla corte di Federico II, durante il XIII secolo, si era soliti friggere il riso speziato per facilitarne il trasporto e la conservazione durante viaggi e battute di caccia.

Di origine Saracena o araba sembra anche il nome della pietanza: queste popolazioni tendevano infatti a chiamare sontuosi pasti salati con il nome di un frutto.

Scopriamo insieme la ricetta della variante al burro e al pistacchio.

Arancinə al burro (per 12 porzioni)

Per il riso:
  • 500 gr riso carnaroli
  • 1,2 lt brodo di carne o vegetale
  • 100 gr burro
  • 1 bustina zafferano
  • 1 cucchiaino sale
Il ripieno:
  • 200 gr prosciutto cotto a tocchetti
  • 200 gr mozzarella o scamorza
  • 4 cucchiai besciamella densa
  • prezzemolo facoltativo
  • pepe nero
La panatura:
  • uova
  • sale
  • pangrattato
  • olio di semi di arachide per friggere

Preparazione

Mettete il brodo in una pentola con il burro, lo zafferano e il sale (la cui quantità dipende dal grado di sapidità del brodo) e mettete sul fuoco.

Quando il brodo bolle, unite il riso, abbassate la fiamma e fate cuocere finché il riso non assorbe tutto il brodo. Trasferite il riso cotto su un tagliere per farlo raffreddare rapidamente e uniformemente.

Preparate anche la Besciamella che, per gli arancini, deve essere un po’ più densaCome il Riso, anche la Besciamella deve essere fredda quando la utilizzate. Deve fare da legante a prosciutto e formaggio.

In una ciotola mettete il prosciutto tagliato a cubetti e il formaggio tagliato della stessa dimensione.  Aggiungete un paio di cucchiai di besciamella e mescolate tutto. Aggiungete una macinata di pepe.

Per fare le arancinə, se siete bravi, potete usare le mani. Altrimenti guardate qui.

In ogni arancinə inserire un cucchiaino abbondante di ripieno.

Mettere gli arancinə mezz’ora in frigo per renderli più compatti.

Sbattete le uova con il sale e preparate un piatto con abbondante pan grattato.

Immergere l’arancinə nello sbattuto in modo omogeneo e impanate. Per una panatura più spessa ripetere il processo una seconda volta.

Friggete gli arancinə in olio ben caldo fino a completa doratura.

Arancinə al pistacchio (per 12 porzioni)

Per il riso:
  • 600 grammi di riso Carnaroli
  • uno scalogno
  • olio extravergine di oliva, quanto basta
  • 100 millilitri di Prosecco Docg
  • sale e pepe, quanto basta
  • brodo vegetale, quanto basta
  • 50 grammi di burro
  • prezzemolo facoltativo
  • 100 grammi di parmigiano e/o pecorino grattugiato
  • 100 grammi di pistacchi non salati o di pasta pura di pistacchio
  • 50 grammi di granella di pistacchio
  • 200 grammi di mortadella a cubetti
  • 250 grammi di stracchino
Per la panatura:
  • uova
  • sale
  • pangrattato
  • olio di semi per friggere

Preparazione:

Tritare finemente lo scalogno, rosolarlo in olio extravergine di oliva e poca acqua finché non sarà appassito. Aggiungere il riso e tostarlo per qualche minuto a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Sfumare con il Prosecco Docg o un altro vino spumante e lasciare evaporare la parte alcolica. Poi aggiungere parte del brodo caldo e un po’ di sale e proseguire la cottura come se fosse un normale risotto, aggiungendo il brodo via via.

Quando il riso sarà ancora molto al dente e ben denso, fermate la cottura. A fuoco spento, aggiungere la pasta pura di pistacchio e la granella, il burro e il formaggio grattugiato. Mantecare e poi aggiustare eventualmente di sale.

Versare il risotto in due piatti da portata e stenderlo il più sottile possibile, in modo che il calore si disperda. Coprire con pellicola per alimenti e lasciare raffreddare completamente.

Lasciare riposare in frigo.

Per fare le arancinə, se siete bravi, potete usare le mani. Altrimenti guardate qui.

In ogni arancinə inserire un cucchiaino abbondante di ripieno.

Sbattete le uova con il sale e preparate un piatto con abbondante pan grattato.

Immergere l’arancinə nello sbattuto in modo omogeneo e impanate. Per una panatura più spessa ripetere il processo una seconda volta. Friggete gli arancinə in olio ben caldo fino a completa doratura.

E ora… diteci la vostra! 

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La schiscetta di Febbraio

Il mese di Febbraio, seppure breve e freddo, è un mese ricco di festività vecchie e nuove, di speciali ricorrenze e riti antichi. Quest’anno e più precisamente il 1° Febbraio 2022 in Cina e nell’Estremo Oriente si festeggia il Capodanno Lunare o Festa di Primavera che da inizio all’anno della tigre.

Da qualche anno a questa parte, anche in alcune città dell’Occidente, il Capodanno Lunare (ribattezzato Capodanno Cinese in Italia) viene celebrato con iniziative speciali, organizzate dai centri di cultura orientale, dalle ambasciate, da altre associazioni.

Anche noi di coworkinglabmilano vogliamo rendere omaggio al Capodanno Lunare preparando per la schiscetta di Febbraio un menù orientale. Prima però alcune curiosità sulla tradizione culinaria…

Per festeggiare al meglio il Capodanno Cinese, non bisogna dimenticarsi di mangiare i piatti considerati fortunati per il loro significato simbolico legato alla forma o al loro nome. Ad avere importanza non sono solo i piatti in sé, ma anche la preparazione e il modo in cui sono serviti. Tra i più comuni ricordiamo i ravioli, gli involtini primavera, il niangao (torta di riso) e un piatto di pesce.

Il pesce è simbolo di prosperità. La parola “pesce” in cinese (鱼 Yú) ha un suono simile alla parola che significa “surplus”. Ai cinesi piace pensare di avere un surplus di soldi e ricchezze alla fine dell’anno, perché questo significa che sono riusciti a risparmiare e l’anno seguente potranno averne di più. Il pesce deve essere l’ultimo piatto rimasto in tavola durante la vigilia assieme a qualche contorno.

Questa usanza è comune soprattutto a Nord del fiume Yangtze, mentre in altre zone è tradizione conservarne solo la testa e la coda, che saranno mangiate successivamente a inizio dell’anno nuovo. Lo scopo è lo stesso: la speranza di potere accumulare più soldi e più beni alla fine dell’anno seguente. Il pesce può essere bollito, brasato o cotto al vapore e viene scelto in base al nome per una questione di suoni e omofoni. Ad esempio la carpa carassio ha un suono simile alla parola 吉 jí che significa “buona fortuna”. Lo stesso vale per la Carpa cinese o il pesce gatto quando vengono pronunciati hanno suoni che ricordano le parole “regalo” e “surplus”.

Altri due piatti che non possono mancare durante il tradizionale Capodanno Lunare sono i ravioli cinesi e gli involtini primavera (che prendono il nome dalla Festa di Primavera) simboli di ricchezza. Quando si preparano i ravioli ci sono tanti modi per chiuderli: durante il Capodanno si lavorano in modo che la loro forma ricordi i caratteristici lingotti d’oro cinesi (che sono ovali e hanno la forma di una barca con le estremità rivolte perso l’alto). Secondo la tradizione, più ravioli mangi e più soldi guadagnerai nell’anno a venire.

Un primo piatto che non può mancare sono gli spaghetti della longevità che simboleggiano l’augurio di una lunga vita: sono più lunghi degli spaghetti normali e non devono essere spezzati quando si servono e si mangiano.

Per finire il dolce, la torta di riso niangao. In lingua cinese la parola che significa “torta di capodanno” (年糕 Niángāo) suona come la frase “elevarsi di anno in anno”.

Ora tocca a noi con la schiscetta di Febbraio! Vi proponiamo delle ricette semplici da fare a casa con cui comporre un menu cinese completo.

Ravioli cinesi alla piastra

Ingredienti

  • 250 g farina
  • 150 ml di acqua tiepida
  • q.b. Sale
  • 500 g di carne di maiale tritata o pollo se si preferisce
  • 100 g di cavolo cinese o cavolo cappuccio
  • 50 g di cipollotti
  • q.b. zenzero
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di vino di riso (opzionale)
  • 1 cucchiaio di olio di sesamo

Preparazione:

Preparare l’impasto setacciando la farina a fontana su un piano di lavoro pulito. Al centro praticare una buca e versare gradatamente l’acqua calda dopo aver aggiungiunto un pizzico di sale. Impastare rapidamente fino ad ottenere un composto liscio e lucido che andrà fatto riposare 40 minuti in luogo tiepido, coperto.

Nel frattempo preparare il ripieno. Lavare ed asciugare le foglie di cavolo cappuccio e i cipollotti, poi tritare finemente entrambi.

In una ciotola mettere la carne di maiale o pollo, lo zenzero grattugiato, e il trito di cavolo e cipollotti. Unire poi la salsa di soia, il vino Shaoxing (opzionale) e l’olio di sesamo. Impastare bene con le mani per miscelare tutti gli ingredienti (se necessario, si può aggiungere qualche cucchiaio di acqua, per maneggiare meglio il ripieno) e riporre in frigo per 20 minuti.

Riprendere l’impasto d’acqua e farina, stenderlo con l’aiuto del matterello e ricavare dei cerchi aventi diametro di circa 8 cm e spessi 2 millimetri circa.

Prendere un disco, farcirlo in mezzo con un cucchiaino di ripieno di carne, tenendolo nell’incavo della mano, chiuderlo formando delle pieghette (inumidire le estremità dei ravioli con dell’acqua, per far attaccare meglio la pasta).

Ungete bene una padella con un cucchiaio d’olio, accendere il fuoco e fate scaldare. Quando l’olio è caldo, mettete i ravioli uno alla volta, regolate la fiamma a temperatura media e fate dorare il fondo dei ravioli.

Quando il fondo dei ravioli è dorato, versate circa mezza tazza d’acqua (1/3 dell’altezza dei ravioli), coprite con un coperchio e cuocete finchè i ravioli iniziano a sfrigolare.

Involtini primavera

Ingredienti

  • 150 g carne di maiale tritata
  • 1 carota
  • 1 cipollotto
  • 1 costa di sedano
  • 100 g di cavolo cinese o cavolo cappuccio
  • 80 g germogli di soia
  • q.b. salsa di soia
  • olio + quello per friggere
  • q.b. sale e pepe
  • pasta sfoglia per involtini primavera 8 fogli (in alternativa pasta fillo)
  • q.b. acqua e farina

Preparazione:

Pulite e tagliate a fettine sottili tutte le verdure. Mettetele in una ciotola e condite con qualche goccia di salsa di soia.

Fate scaldare una padella, meglio se un wok, versate un paio di cucchiai di olio e unite la carne di maiale. Fate soffriggere bene per qualche minuto, poi unite le verdure tranne i germogli di soia.

Condite con sale e pepe e lasciate cuocere per circa 8 minuti, unite poi i germogli di soia e terminate la cottura dopo un paio di minuti.

Pendete un foglio di pasta per involtini primavera alla volta e stendetelo su un piatto piano. Disponete un cucchiaio del ripieno alla base della sfoglia, alzate il lembo inferiore come per arrotolarlo e richiudete i due lembi laterali ripiegandoli su se stessi.

Spennellate la parte di pasta rimasta libera con una miscela composta di un cucchiaio di acqua e un cucchiaio di farina e chiudete gli involtini facendo pressione. Una volta pronti scaldate in una pentola dell’olio per friggere e fateli dorare, cuocendone pochi alla volta. Scolateli, poneteli su carta assorbente da cucina e servite.

Spaghetti di riso con gamberi e verdure

Ingredienti

  • 250 g spaghetti di riso
  • 450 g gamberi freschi
  • 1 uovo
  • 300 g di zucchine
  • 150 g di carote
  • 50 g cipollotto fresco
  • 3 cucchiai salsa di soia
  • 3 cucchiai olio di semi di girasole
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

Lavate e pelate le carote, tagliatele a julienne, lavate e spuntate le zucchine e tagliate anch’esse a julienne

Prendete il cipollotto, eliminate la parte finale (foglie verdi) e tagliatelo a rondelle non troppo sottili.

Fate soffriggere il cipollotto in un’ampia padella o in uno wok, quando sarà trasparente aggiungete i gamberi e fateli cuocere a fuoco medio per un paio di minuti

In un’altra padella fate scaldare un cucchiaino d’olio e sgusciatevi dentro l’uovo, rompendolo con una forchetta come fareste con un uovo strapazzato. Salatelo leggermente e tenetelo da parte.

Mentre preparate il condimento fate cuocere gli spaghetti di riso come indicato sulla confezione.

Quando i gamberi saranno cotti toglieteli dalla padella e teneteli al caldo. Nello stesso fondo di cottura unite le verdure e fatele saltare per 2-3 minuti a fuoco vivo. Rimettete quindi i gamberi nella padella, mescolate bene e aggiungete la salsa di soia.

Fate insaporire ancora per un minuto circa, poi trasferite nella padella gli spaghetti di riso , aggiungete l’uovo e fate saltare il tutto a fiamma vivace per un paio di minuti, finché il condimento non sarà ben amalgamato agli spaghetti di riso.

E ora… diteci la vostra! 

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La schiscetta di Gennaio

Buon 2022 a tutti i lettori del Magazine di Coworking Lab come ogni mese vi proponiamo un’idea sfiziosa da portare in ufficio, ecco a voi la shiscetta di Gennaio.

Dopo le feste e le “abbuffate natalizie”, abbiamo voglia di leggerezza e di mangiare sano per depurarci. La prima buona idea è quella di fare più movimento! A tavola, basta scegliere ingredienti più sani e salutari optando per alimenti freschi e verdure di stagione, ricche di vitamine e sali minerali senza rinunciare al gusto. 

Abbiamo chiesto ai nostri followers su Instagram (per chi ancora non ci seguisse coworkinglabmilano) cosa preferissero come proposta per la schiscetta di Gennaio, e la risposta più gettonata è stata una ricetta vegetariana detox, per ripartire alla grande!

Ma cosa si intende per detox? La dieta detox è un regime alimentare che mira ad eliminare le tossine dall’organismo. Questa dieta permette al fegato di alleggerirsi; questo organo è spesso sovraccarico di tossine che, per via del suo compito, deve smaltire. Una dieta disintossicante migliora il metabolismo e la digestione, eliminando cefalea, ritenzione idrica; migliora l’umore e i livelli di energia e rinforza il sistema immunitario, prevenendo e combattendo disturbi e malattie croniche.

A Milano, i ristoranti healthy dove consumare in loco o ritirare un pasto leggero e nutriente durante la pausa pranzo stanno spopolando. 

Ma cosa possiamo portarci da casa al coworking nella nostra schiscetta che stuzzichi il nostro appetito e al contempo sia sfizioso e ci dia la giusta carica di energia?

Noi di Coworking Lab vi proponiamo una calda vellutata di finocchi e patate, un’insalata fresca e dei curiosi frutti di stagione che si trovano solo in questi mesi freddi.

La vellutata di finocchi e patate è utilissima perché depurativa, drenante e anti-gonfiore! 

Generalmente le foglie e le parti superiori del finocchio vengono buttate perché troppo filamentose. In questo caso, invece, non si butta niente anzi gli “scarti” del finocchio sono gustosissimi e ricchi di sali minerali e vitamine preziose. 

Abbiamo provato ad abbinare i finocchi ad una spezia molto pregiata, la curcuma, ed il risultato è davvero gustoso! Ma non solo, perché questa polvere gialla è un potente antinfiammatorio, con molteplici effetti benefici sull’apparato vascolare e sulla glicemia. L’utilizzo dell’olio a crudo per condire la vellutata amplifica l’azione della cucurmina – proprio la molecola a cui sono attribuite tutte queste positive proprietà. 

Se poi voleste aggiungere una spruzzata di pepe nero e noce moscata (a chi piace)… sappiate che otterrete un’ulteriore esaltazione non solo di gusto ma anche di efficacia!

Vellutata di finocchi e patate

Ingredienti

  • 700 g Finocchi
  • 350 g Patate
  • Sale qb
  • Acqua qb
  • mezzo bicchiere di Latte
  • Curcuma qb
  • Pepe nero qb
  • Noce moscata qb
  • Semi e Nocciole tritate  

Preparazione

Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti, poi tuffatele nell’acqua fredda.

Nel frattempo, mondate il finocchio e tagliarlo a fette piuttosto sottili.

Mettete a questo punto i pezzetti di finocchio e le patate in una teglia e ricoprite totalmente con l’acqua. Aggiustate di sale e noce moscata.

Fate bollire a fuoco medio le verdure per 20-30 minuti, fino a quando saranno morbide.

Frullate le verdure con il mixer ad immersione ed aggiungete mezzo bicchiere circa di latte (se volete una consistenza più setosa) o acqua per avere una vellutata di finocchi e patate più liquida.

Servite la vellutata di finocchi e patate con un filo d’olio, curcuma, pepe nero, semi e noci tritate grossolanamente.

Insalata 

Ingredienti

  • Songino
  • Pomodori gialli
  • Ravanelli
  • un cucchiaino di Olio
  • Sale (poco)

Frutta di stagione

  • mela Kissabel rossa nella veste e nell’anima 🙂
  • Alkekengi ricchi di vitamina C

E ora… diteci la vostra! 

Attendiamo le vostre recensioni per la Schiscetta di Gennaio e le foto dei vostri risultati: menzionate il nostro profilo Instagram Coworking Lab Milano, ricondivideremo i vostri manicaretti nelle stories!

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